La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda porta nuove risorse al bene comune grazie ai risultati della gestione del patrimonio rurale più grande d’Italia conferitole dal Policlinico di Milano.
Il Cda ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2021 con un avanzo di esercizio di 1.332.122 euro (23,3% dei ricavi), in crescita del 17,3% sull’anno precedente. Un risultato che permetterà di sostenere con nuove e maggiori risorse i progetti di ricerca scientifica, umanizzazione delle cure e tutela dei beni culturali del Policlinico.
Nel 2021 sono state deliberate erogazioni per 700.000 euro, utilizzate dall’ospedale a sostegno:
Con l’approvazione del bilancio, il Cda ha deliberato una nuova erogazione di € 1 milione: la più alta di sempre, con un incremento del 43% sull’anno precedente. In 7 anni la Fondazione ha destinato 5,2 milioni di euro ai progetti di utilità sociale del Policlinico.
La funzione sociale della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda non risiede “solo” nella missione, ma anche nell’attività di gestione rurale, come sancito dalla Costituzione, che vincola la proprietà fondiaria a un uso razionale della terra per garantire equi rapporti sociali: scopo oggi attualissimo come dimostra il dibattito globale sulla ricerca della sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Una doppia responsabilità assunta con professionalità e passione dalle persone della Fondazione, il cui impegno ha portato nel 2021 anche all’apertura dell’Accademia Ca’ Granda, che promuove corsi di formazione gratuita per gli agricoltori, e dell’Oasi Ca’ Granda, che permette per la prima volta ai cittadini di vivere esperienze uniche nella natura e nella storia delle terre della Ca’ Granda.
Un’opera di valorizzazione oggi descritta dai media come best practice nazionale e raccontata nel Bilancio Sociale 2021, approvato contestualmente al Bilancio d’Esercizio, per condividere con tutti gli stakeholder strategia, attività, organizzazione, obiettivi e risultati finanziari e sociali.
Nell’attuale difficile momento storico facciamo nostre le parole di Italo Calvino ne I Mille Giardini:
“Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi”.