Agricoltura e Sostenibilità, a Bookcity un evento sul modello Ca’ Granda

Nell’ambito della rassegna BookCity una stimolante tavola rotonda su “Agricoltura e Sostenibilità” con relatori d’eccezione.

Durante l’evento sarà presentato il libro “Fondazione Patrimonio Ca’ Granda. Uno studio storico, giuridico ed economico della valorizzazione del suo patrimonio“, frutto di una approfondita ricerca condotta da alcuni studiosi dell’Accademia dei Georgofili.

Verrà svelato il segreto di un “modello virtuoso” che ha trasformato la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda in un “esempio di grande ammirazione per l’Italia“, in soli 8 anni dalla sua creazione.

Il libro riporta, dal punto di vista giuridico, storico ed economico, i risultati ottenuti nella valorizzazione del più grande patrimonio agroambientale italiano frutto di 6 secoli di donazioni: un polmone verde di 85 milioni di m² tra i fiumi Ticino e Adda, ricco biodiversità e cultura, con canali, prati, boschi, cascine e abbazie, affidato alla Fondazione dal Policlinico di Milano.

TAVOLA ROTONDA CON INTERVENTI DI:

  • Vitaliano Fiorillo (Direttore AGRI Lab Invernizzi SDA Bocconi)
  • Achille Lanzarini (Direttore Generale Fondazione Patrimonio Ca’ Granda)
  • Nicola Lucifero (Università degli Studi di Firenze e Accademia dei Georgofili)
  • Simone Molteni (Direttore Scientifico LifeGate)
  • Claudia Sorlini (Vicepresidente Fondazione Cariplo)
  • Francesco Paolo Tronca (Commissario straordinario Pio Albergo Trivulzio)

QUANDO: 17 novembre 2023 dalle 16:00 alle 17:30
DOVE: Università Statale di Milano, AULA 113 (ingresso da via Festa del Perdono 3)

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE A QUESTO LINK

 

 

LIBRO PRESENTATO:
Nicola Lucifero, Enrico Marone, Paolo Nanni (a cura di), Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, Uno studio storico, giuridico, economico della valorizzazione del suo patrimonio, Società Editrice Fiorentina, Firenze 2023.

Premio Ca’ Granda 2023, ecco i vincitori

Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e Istituto Italiano di Fotografia (IIF) insieme per la quarta edizione del progetto “Un patrimonio che rivive”, una collaborazione nata per valorizzare, le bellezze del patrimonio agroambientale più grande d’Italia, gestito dalla Fondazione per finanziare la ricerca scientifica, tutelando la natura e la biodiversità.

Questo percorso ha dato vita al “Premio Ca’ Granda”, un riconoscimento per gli studenti del Corso Professionale Biennale di Fotografia di IIF che si sono distinti nell’interpretare questa inestimabile eredità di storia e cultura.

L’obiettivo del progetto, in linea con tutte le attività della Fondazione, è valorizzare anche artisticamente l’immenso patrimonio pubblico donato nei secoli al Policlinico di Milano, contribuendo a mantenere viva la memoria della grande tradizione di solidarietà e cura iniziata sei secoli fa alla Ca’ Granda.

Trenta giovani talenti della fotografia, studenti e studentesse degli a.a. 2021/22 e 2022/23, guidati dal docente e fotografo Nanni Fontana, hanno creato progetti unici e indagato i territori, le attività sociali e di ricerca scientifica finanziate dalla Fondazione. 

Attraverso i loro scatti emergono i valori, la cultura e le tradizioni del patrimonio donato fin dal 1456 alla Ca’ Granda, come veniva affettuosamente chiamato l’antico Ospedale Maggiore di Milano che oggi grazie alla Fondazione Patrimonio torna a rivivere e a produrre utili per finanziare i progetti di ricerca scientifica, umanizzazione delle cure e tutela dei beni culturali dell’ospedale, tutelando la biodiversità e creando servizi ecosistemici.

premio Ca' Granda 2023

Da sx: Adi Padda, Nanni Fontana, Filippo Tramelli, Sandra Perilli, Giuseppe Laera, Nadia Marmondi, Achille Lanzarini, Maurizio Cavalli

I 5 migliori reportage fotografici sono stati i protagonisti della serata di premiazione dell’11 ottobre 2023.

Questi i vincitori del Premio Ca’ Granda 2023 (clicca sui nomi per vedere i pdf): 

  • Matteo Cigala con il progetto “Blood and all its shades”
    Il reportage racconta le attività del Laboratorio di Coagulazione che fa parte del Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi del Policlinico di Milano, recentemente rinnovato grazie ai fondi stanziati dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda. All’interno dei laboratori, i biologi svolgono attività di ricerca e diagnostica, riscontrando difetti piastrinici in pazienti con problemi emorragici.
  • Giuseppe Laera con il progetto “Nüm sĕm quéi dé Fara Vegiaa. Ricerca fotografica sulla fede nel borgo di Fallavecchia
    Il reportage indaga la fede e i beni culturali della zona di Fallavecchia (MI), borgo dell’Oasi Ca’ Granda, rivolgendo particolare attenzione alla Chiesa di San Giorgio, situata nel centro del paese. La chiesa si mostra come un luogo di professione, l’unica messa settimanale costituisce un momento di riflessione e di incontro. Il nome di questo borgo a sud-ovest di Milano deriva da “Fara Vegia” o “Fara Vetula”. Le “fare” erano le unità fondamentali delle comunità Longobarde, organizzate sia dal punto di vista militare sia sociale. Tutta l’area circostante è costellata di cascine ancora in gran parte abitate, nelle quali c’è spesso una piccola chiesa o un oratorio. In queste chiese minori risiedono gli elementi simbolici e i frammenti della comunità religiosa.
  • Sandra Perilli con il progetto “Censimenti. Libellule e farfalle, indicatori ecologici dell’Oasi Ca’ Granda
    Libellule e altre farfalle sono importanti indicatori ecologici, poiché trasmettono informazioni preziose sui luoghi in cui vivono e sulle comunità di cui si nutrono; gli esemplari di entrambe le specie sono considerate “spie” del cambiamento climatico poiché la loro distribuzione varia rapidamente. Gli ecosistemi e le comunità di invertebrati sono pertanto studiati come “sistemi di allerta precoce” o sentinelle degli effetti indotti dai cambiamenti climatici. Il reportage segue il lavoro di Gaia Bazzi e Luca Giussani, naturalisti che, durante il periodo estivo, svolgono varie ricognizioni per verificare il miglioramento dello stato di salute della natura grazie agli interventi della Fondazione.
  • Nadia Marmondi con il progetto “Con i piedi per terra – Esperienze di sostenibilità tra scuola e territorio educante“ (ex aequo)
    Il reportage narra il contesto del territorio rurale del milanese, in particolare del Comune di Gaggiano (MI), e racconta una proposta rivolta agli alunni tra i 9 e i 12 anni e ai loro insegnanti, per promuovere l’educazione alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile delle comunità locali. Promosso da Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, Stripes Cooperativa Sociale Onlus e Comune di Gaggiano (MI), ha visto protagonisti gli insegnanti e gli alunni di 17 classi della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di Gaggiano.
  • Adi Padda con il progetto Tornado” (ex aequo)
    “TORNADO:  Omics Techniques and Neural Networks for the development of predictive risk models” è un progetto di ricerca del Policlinico di Milano finanziato dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda che consiste nello studio di una popolazione omogenea e “supersana”, come quella dei piloti ad alte prestazioni dell’Aeronautica Militare, con lo scopo di sviluppare uno strumento tecnologico dotato di intelligenza artificiale, che permetta di raccogliere dati clinici e personali dei piloti. Queste informazioni servono a sviluppare un modello personalizzato di rischio che mira a creare nuove terapie per combattere malattie osteoarticolari della colonna vertebrale, cardiovascolari e neurodegenerative.

Tutti gli eventi dell’autunno nell’Oasi Ca’ Granda

Con l’arrivo dell’autunno tornano le attività per grandi e piccoli nell’Oasi Ca’ Granda, la prima oasi rurale d’Italia creata da Fondazione Patrimonio Ca’ Granda sulle antiche terre del Policlinico di Milano.

Un calendario ricco di eventi da vivere nei fine settimana, alle porte di Milano, che offre attività per grandi e piccini pensate per ristabilire un legame autentico con l’ambiente naturale.

Tutte le informazioni sui singoli eventi e le modalità di iscrizione sono disponibili a questo link.

Per ricevere gli aggiornamenti via mail sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Oasi Ca’ Granda “in mostra” alla Fabbrica del Vapore

In occasione della quarta edizione della rassegna estiva del Comune di Milano “Vapore d’estate”, in collaborazione con la Fabbrica del Vapore, Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è stata invitata a raccontare il suo impegno a tutela dell’agricoltura e dell’ambiente con una mostra fotografica, visitabile gratuitamente fino al 31 agosto 2023.

Il percorso è composto da una selezione di scatti con le bellezze dell’Oasi Ca’ Granda, il più grande patrimonio agroambientale d’Italia donato da tanti benefattori fin dal 1456 alla Ca’ Granda, l’attuale ospedale Policlinico di Milano che nel 2015 lo ha affidato alla cura della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.

Un’oasi di 8.500 ettari, con prati, boschi, seminativi, cascine, chiese e abbazie che produce ogni giorno beni e servizi ecosistemici essenziali per la vita dell’uomo e degli animali, grazie anche a un programma di rigenerazione ambientale che assicura la conservazione e la creazione di preziosi ecosistemi, contro l’avanzare incessante del consumo di suolo e dell’inquinamento.

Le foto sono state realizzate dagli studenti di Istituto Italiano di Fotografia per il Premio Ca’ Granda, il concorso fotografico organizzato ogni anno dalla Fondazione Patrimonio per sostenere i giovani talenti e immortalare le bellezze dell’Oasi.

Uno sguardo fresco e giovane che interpreta una storia lunga sei secoli, quella dei terreni della Ca’ Granda, di cui la Fondazione si prende cura attraverso una gestione innovativa e sostenibile che crea valore per tutti, anche destinando gli utili della gestione alla ricerca scientifica del Policlinico di Milano.

Orari di apertura

dal lunedì alla domenica
dalle ore 20:30 alle ore 24:00
fino al 31 agosto 2023
Sala Colonne (accanto alla biglietteria del cinema Anteo)
c/o Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano.

Ingresso gratuito.

 

 

Credit foto copertina: Paolo Fava e Cosimo Beduini

Il trionfo della Natura grazie
alla Rete Ecologica Ca’ Granda

Siamo partiti alcuni anni fa con un progetto molto ambizioso accompagnati dallo slogan “La natura si fa strada”. L’idea era quella di dare spazio alla natura dove era ormai fragilissima o del tutto scomparsa e, passo dopo passo, farle riconquistare lo spazio perduto.

Allocco – Foto: Parco Lombardo della Valle del Ticino

Con un’alleanza di molti partner, dai parchi all’università, Fondazione Patrimonio Ca’ Granda ha lavorato per ricreare le connessioni ecologiche, le “vie di collegamento” della natura, indispensabili alla sopravvivenza di animali, piante ed al funzionamento degli ecosistemi e dei servizi che ci forniscono.

Nella nostra regione, la Lombardia, abbiamo due imponenti corridoi ecologici che sono i fiumi Adda e Ticino, ma la natura ha bisogno di espandersi anche oltre i confini delle aree protette, ovunque sia possibile.

Fiume Ticino – Foto: Parco Lombardo della Valle del Ticino

Così, ambienti degradati e poveri di vegetazione e biodiversità sono tornati vitali: i piccoli corsi d’acqua irrigui si sono arricchiti di piante e popolati di rane, i bordi dei campi coltivati delle nostre campagne sono fioriti per una miriade di impollinatori, nelle risaie allagate in primavera hanno sostato gli uccelli migratori.

Ovatura di rana dalmatina – Foto: Gaia Bazzi

Per scoprire come “la natura si è fatta strada”, le azioni, i luoghi, le persone che si sono impegnate per realizzare il progetto Rete Ecologica Ca’ Granda, guarda il webinar con tutti gli interventi del progetto.

Melitaea didyma nel Parco Regionale dell’Adda Sud – Foto: Marco Polonioli

Il progetto Rete Ecologica Ca’ Granda è stato realizzato con Parco Lombardo della Valle del Ticino, Parco Agricolo Sud Milano, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Dipartimento di Studi Urbani – Politecnico di Milano, Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Parco Regionale dell’Adda Sud, Consorzio di Bonifica Bassa Muzza Lodigiana.

 

Con il sostegno di

logo fondazione cariplo

 

 

 

Un Patrimonio per la Ricerca, nuove tecnologie per la cura

La mission principale della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è finanziare la ricerca scientifica del Policlinico di Milano grazie alle risorse provenienti dalla valorizzazione del patrimonio agroambientale dell’Ospedale.

A stabilire quali progetti potranno ricevere il finanziamento è la direzione scientifica del Policlinico che, con un bando interno, fornisce i criteri trasparenti con cui i fondi saranno poi attribuiti ai vincitori.

Abbiamo chiesto al direttore scientifico, prof. Fabio Blandini, di raccontarci le aree di progetto sostenute dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda con i risultati del bilancio d’esercizio 2022.

Quali progetti la direzione scientifica ha scelto di far sostenere alla Fondazione Patrimonio per il 2022?
Quando sono stato nominato direttore scientifico dell’IRCCS Policlinico di Milano, il 1° giugno 2022, ho trovato una sorpresa bellissima: una Fondazione, collegata all’ospedale, che contribuisce al finanziamento della ricerca scientifica.

Per fare ricerca all’avanguardia oggi servono tre cose: le idee, i ricercatori bravi e motivati che le sappiano sviluppare e un parco tecnologico avanzato. Avendo quindi la necessità di svecchiare le attrezzature tecniche, gli ultimi finanziamenti della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda andranno in questa direzione.

Quali sono stati i criteri per  scegliere i vincitori dell’ultimo bando?
Abbiamo chiesto a tutti i gruppi di ricerca di segnalarci le loro necessità, di quali strumenti avessero bisogno, dando alcune linee guida. Prima di tutto che fossero attrezzature coerenti con le linee tematiche principali del Policlinico e con le linee ministeriali strategiche. Poi che potessero essere utilizzate da più gruppi di ricerca per avere una maggiore collaborazione tra i team. Infine che fossero tecnologicamente avanzate.

È arrivato un elenco di richieste interessantissimo che mi ha dato modo di capire meglio ciò di cui effettivamente i nostri ricercatori hanno bisogno.

Come l’uso di queste attrezzature tecnologiche andrà a beneficio dei pazienti?
Il contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda sarà utilizzato per acquistare quella tecnologia necessaria per progredire con l’innovazione nella ricerca, con l’obiettivo di scoprire nuove terapie o nuovi dispositivi diagnostici per migliorare la salute dei pazienti. Quello che abbiamo chiesto di finanziare nel 2022 è l’innovazione tecnologica a supporto della diagnostica precoce, per esempio con degli strumenti
che ci consentiranno di predire lo sviluppo di malattie, ma anche di migliorare il più possibile la resa dei trapianti nei pazienti che ne hanno bisogno.

Cosa ne pensa del ruolo e del contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda alla ricerca del Policlinico?
La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è un unicum assoluto nel panorama nazionale. Non ho mai sentito di altri IRCCS pubblici o privati che abbiano alle spalle un patrimonio rurale di questa importanza al servizio della ricerca per la cura dei pazienti. Poter contare sul contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda porta un vantaggio competitivo notevole al Policlinico nei confronti degli altri IRCCS.

È un’opzione in più che io trovo straordinaria. Possiamo così andare incontro alle esigenze dei ricercatori e dei pazienti.

La nostra ricerca infatti ha sempre come obiettivo la cura delle persone, grazie a diagnosi sempre più precoci, sempre più accurate.

E questo progresso sarà possibile anche grazie alla tecnologia avanzata che acquisteremo con il contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.

Oasi Ca’ Granda aperta anche d’estate

Siamo stati insieme nell’Oasi Ca’ Granda in questa bellissima primavera appena trascorsa.

Si sono susseguiti tantissimi eventi, in tutti i fine settimana da marzo a giugno, con una grande partecipazione di grandi e piccoli, sportivi e golosi.

Abbiamo raccolto le ciliegie in cascina, passeggiato tra le lucciole, gustato un aperitivo in abbazia, scoperto la biodiversità.

Foto: Marco Polonioli

Gli appuntamenti dell’Oasi Ca’ Granda riprendono a settembre, ma nel frattempo l’Oasi è sempre aperta!

Per chi non rinuncia allo sport e all’avventura ci sono gli itinerari, a piedi o in bicicletta, lungo i canali come il Bereguardo o la Muzza o nei boschi della Valle del Ticino.

E per chi non può fare a meno del contatto con l’acqua le proposte di attività non mancano con la discesa del fiume Ticino con AqQua Canoa e Rafting o un picnic tra i mille canali del Parco Ittico Paradiso.

Foto: AQqua Canoa & Rafting

Oltre alle tantissime cascine nell’Oasi Ca’ Granda si possono visitare anche splendide abbazie come quella di Mirasole a Opera o l’Abbazia di Morimondo.

Per scoprire la storia, ammirate l’arte e godere dell’atmosfera raccolta e della frescura dei chiostri antichi!

Foto: Lilith

Durante l’estate gli orti delle cascine si arricchiscono di ortaggi d’ogni tipo, dai pomodori alle melanzane, dai peperoni alle zucchine: per una spesa con i migliori prodotti di stagione e a km zero scoprite le botteghe aperte in campagna come la Cascina Battivacco e il Podere Ronchetto delle Rane a Milano e la Fattoria San Giuda a Rozzano.

Foto: Francesca Binda

Per essere aggiornati sui prossimi appuntamenti potete iscrivervi alla nostra Newsletter o seguirci sui nostri canali Facebook e Instagram.

Buona estate a tutti e arrivederci a settembre!

La foto in evidenza in questo articolo è del Parco Lombardo della Valle del Ticino

A scuola con la Ca’ Granda: i bambini attori di cambiamento

I giovanissimi attori di questa bella storia hanno lavorato per un anno intero: con i loro insegnanti a scuola, con gli educatori in campo ma soprattutto con un entusiasmo e un’energia inesauribili!

Con il progetto “Con i piedi per Terra”, promosso da Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e Stripes Cooperativa Sociale Onlus le classi della scuola primaria e secondaria dell’I. C. Leonardo da Vinci di Gaggiano (MI) hanno preso parte ad un percorso sull’ambiente e la sostenibilità, portando sul territorio e nella loro comunità una nuova consapevolezza del valore del proprio ambiente di vita.

Con laboratori in classe e missioni in campo i ragazzi hanno definito il loro piano d’azione, vestito i panni di reporter professionali, mappato la biodiversità e gli ambienti rurali di Gaggiano.

Hanno confezionato e lanciato bombe di semi di fiori, costruito mangiatoie per uccelli e bug hotel per gli insetti impollinatori, per rendere la natura più ricca e resiliente.

Da oggi tutto questo è a disposizione di cittadini e visitatori: le campagne infatti non solo solo belle ma hanno un grande valore ecologico garantendo l’agricoltura e una varietà di habitat per ospitare moltissime specie animali.

Per scoprire questa ricchezza è stata creata anche una segnaletica con quiz online sulla biodiversità e simpatiche video-interviste agli agricoltori.

Questa esperienza dimostra il desiderio di protagonismo che hanno i bambini e i ragazzi nei confronti del loro futuro e anche che, con la comunità accanto, la scuola e la Ca’ Granda, con i “Piedi per Terra” si sono fatti passi da gigante!

Scopri di più sul progetto

Leggi alcuni articoli scritti dai ragazzi sul loro giornalino “La campanella”

Con il sostegno di


Georgofili: Fondazione Patrimonio svolge una funzione sociale

La proprietà fondiaria gestita dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda svolge una funzione sociale in linea con i principi sanciti nella Costituzione italiana che promuove il razionale sfruttamento del suolo e l’instaurazione di equi rapporti sociali (art. 44) e la tutela del paesaggio, del patrimonio storico artistico, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni (art. 9).

Una ricerca multidisciplinare, condotta dagli studiosi dell’Accademia dei Georgofili, ha infatti evidenziato la piena aderenza della gestione della Fondazione – impegnata nella contemporanea valorizzazione agricola, ambientale e culturale del patrimonio rurale del Policlinico di Milano – con i principi costituzionali, indicandola come un caso unico a livello nazionale.

Questo riconoscimento è stato attribuito da autorevoli accademici dopo un’attenta analisi della  Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, presieduta dall’arch. Marco Giachetti e diretta dal dott. Achille Lanzarini, che dal 2015 si prende cura dei terreni e delle cascine donati nei secoli all’Ospedale, affettuosamente chiamato dai milanesi la “Ca’ Granda”, finalizzando i risultati di gestione al sostegno dei progetti di ricerca scientifica del Policlinico.

La coerenza con i principi sanciti dalla Costituzione si basa su diversi fattori.

La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda svolge un’attività di tutela e di valorizzazione di questo vasto patrimonio agroambientale, il più grande d’Italia, che comprende un’area di 8.500 ettari di terra in Lombardia, di cui il 79% è situato in aree protette, promuovendo un uso razionale, che oggi diremmo sostenibile, del suolo.

Inoltre, i progetti di creazione di nuovi habitat ecologici, di conservazione delle antiche cascine, di valorizzazione dei canali irrigui garantiscono la tutela del paesaggio, del patrimonio storico artistico, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.

In secondo luogo, la Fondazione si è impegnata a instaurare equi rapporti sociali con l’adozione, prevista dalla normativa agraria, dell’Accordo Collettivo con le Organizzazione Professionali.

Una garanzia per gli agricoltori affittuari di ottenere parità ed equità di trattamento, nonché di continuità contrattuale, permettendo la stabilità economica e sociale nelle comunità locali, ed evitando fenomeni di agricoltura speculativa che depaupera la fertilità dei terreni e la qualità dell’ambiente.

L’approccio multidisciplinare dello studio ha consentito così di valutare in maniera olistica l’impatto delle attività della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, evidenziando l’efficacia delle strategie adottate e l’importanza del suo contributo nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla nostra Carta costituzionale.

I risultati della ricerca, presentati nella sede dell’Accademia dei Georgofili a Firenze durante il convegno “Costituzione e proprietà fondiaria. Il caso della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda”, sono stati pubblicati nel volume “Fondazione Patrimonio Ca’ Granda. Uno studio storico, giuridico, economico della valorizzazione del suo patrimonio” (Società Editrice Fiorentina), a cura di Nicola Lucifero, Enrico Marone, Paolo Nanni, professori dell’Università di Firenze e accademici dei Georgofili che hanno esaminato da tre punti di vista differenti e integrati questa best practice italiana.

 

convegno accademia dei georgofili e costituzione
Credit foto: Alice Tarenzi

Approvato il Bilancio 2022: 1,2 mln al Policlinico per la Ricerca

La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda porta nuove risorse al Policlinico di Milano grazie ai risultati della gestione del patrimonio rurale più grande d’Italia conferitole dall’Ospedale.

Il Cda della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, presieduto da Marco Giachetti, ha approvato all’unanimità il Bilancio 2022, presentato dal Direttore generale Achille Lanzarini, con un avanzo di esercizio di € 1.469.611, in crescita del 10% sull’anno precedente.

Nella stessa seduta, il Cda ha deliberato un nuovo contributo al Policlinico di Milano di € 1,2 milioni, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente, garantendo nuove e sempre maggiori risorse ai progetti di ricerca scientifica, umanizzazione delle cure e tutela dei beni culturali promossi dall’Ospedale.

Nel corso dell’esercizio 2022, la precedente assegnazione di € 1 milione destinata dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è stata impiegata al Policlinico nei seguenti progetti:

  • Ricerca Scientifica (€ 650mila): acquisto di attrezzature tecnologiche per la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie;
  • Umanizzazione delle Cure (€ 150mila): creazione di ambienti di cura accoglienti per i bambini emofilici, per i neonati con le loro famiglie e per i pazienti con disturbi mentali;
  • Tutela dei Beni Culturali (€ 200mila): intervento di restauro dell’Archivio Storico risalente al XVII secolo.

La funzione sociale della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda non si esaurisce nella “sola” missione a sostegno del Policlinico, ma anche nell’attività di gestione del patrimonio agricolo volta a garantire un uso sostenibile delle risorse ambientali e la loro conservazione per le generazioni future.

Infatti, nel corso dell’esercizio precedente, sono stati realizzati a questo scopo numerosi progetti, tra cui:

  • Suoli Sani: programma di analisi della qualità fisica, chimica e biologica che ha interessato una SAU (superficie agricola utilizzata) di oltre 55 milioni di m2;
  • Risparmio idrico: mappatura e digitalizzazione dell’intero reticolo irriguo distribuito su una superficie territoriale di 85 milioni di m2;
  • Accademia Ca’ Granda: corsi di formazione gratuiti per gli agricoltori lombardi con un indice di gradimento del 92%;
  • Oasi Ca’ Granda: 70 eventi per offrire la possibilità di conoscere il patrimonio e la storia della Ca’ Granda, vivendo esperienze uniche nella natura, cui hanno partecipato quasi 2.000 persone;
  • Prodotti Ca’ Granda: lancio dello Yogurt Bio Ca’ Granda che insieme al latte e al riso permette a tutti di sostenere il Policlinico, con oltre 545mila confezioni vendute;
  • Natura Ca’ Granda: programma di naturalizzazione che ha interessato oltre 16mila m2 di terreni, la messa a dimora di oltre 13mila piante e la realizzazione di numerose aree umide.

Una grande opera di valorizzazione sociale descritta dai media come best practice nazionale e raccontata nel Bilancio Sociale 2022, approvato contestualmente al Bilancio d’Esercizio, per condividere con tutti gli stakeholder strategia, attività, organizzazione, obiettivi e risultati finanziari e sociali.

Una responsabilità assunta con professionalità e passione dalle persone della Fondazione che nel 2022 ha ottenuto anche la certificazione Great Place To Work®, che riconosce le organizzazioni dove il personale si sente rispettato, coeso e orgoglioso del proprio lavoro.

Bilancio d’Esercizio e Bilancio Sociale sono disponibili sul sito della Fondazione a questo link.

Credit foto: Guido Santacroce