Come un albero
Sabato 3.6.2023 Ore 15.30
Ozzero (MI)

COME UN ALBERO – Evento gratuito

Laboratorio teatrale alla scoperta delle connessioni naturali e una merenda in fattoria 

Sono molte le cose che i grandi alberi possono insegnarci. Possiamo essere ben radicati come loro e sentire i nostri piedi a stretto contatto con la terra e allo stesso tempo muovere le nostre braccia come rami al vento.

Possiamo respirare lentamente e imparare ad ascoltare con calma, ma anche muoverci come foglie che vibrano, che svettano verdi e raggianti.

Possiamo, proprio come gli alberi, connetterci con gli altri creando canali sensoriali di comunicazione, imparando a sperimentare diversi linguaggi, da quello corporeo a quello emotivo.

Essere in relazione è essenziale per noi come lo è per la natura che vive grazie ad ambienti che si rigenerano, a una biodiversità che si moltiplica, a uno scambio che non si interrompe.

Attraverso giochi ed esercizi teatrali i bambini vivranno un’esperienza di relazione in cui verranno stimolate le loro capacità e apprenderanno la ricchezza e complessità del sistema naturale e delle importanti funzioni che svolge anche per noi.

Il gruppo sarà guidato in un viaggio che imiterà il movimento e la socialità degli alberi e sarà accompagnato da narrazioni verbali e non verbali che nasceranno proprio dall’osservazione della natura.

Al termine del laboratorio i bambini saranno protagonisti di una piccola presentazione al pubblico per condividere insieme l’avventura appena vissuta.

Alla fine, una meritata merenda del contadino per recuperare le energie nella suggestiva cornice della Cascina Selva!

L’evento si inserisce nel progetto Rete Ecologica Ca’ Granda che ha realizzato una serie di interventi per migliorare e riconnettere gli habitat naturali tra i fiumi Ticino e Adda proprio per rafforzare l’equilibrio degli ecosistemi e favorire la biodiversità in ambiente agricolo. Gli effetti positivi sulla fauna si vedono già su molte specie di insetti, anfibi e uccelli.

Programma
15:30 laboratorio teatrale
17:15 restituzione performativa
17:30 merenda

Ulteriori informazioni
Attività per bambini dai 6 ai 10 anni

Informazioni

Quando: Sabato 3.6.2023, alle 15:30
Dove: Agriturismo Cascina Selva, Via Cascina Selva 1, 20080 Ozzero (MI)
Costo: laboratorio teatrale e merenda gratuiti
Info e iscrizioni: POSTI ESAURITI
Organizzatore: Avventura Sulle Gambe

Avvertenze: questo evento è gestito autonomamente e direttamente dall’Organizzatore. Fondazione Patrimonio Ca’ Granda declina ogni responsabilità per danni a cose e/o persone che dovessero derivare dalla partecipazione all’evento.

Con il sostegno di

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Photo Credit: Unsplash

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Castello di Bereguardo

Il Castello di Bereguardo sorge imponente al centro dell’omonimo borgo il cui nome deriva dal francese «Bel-Regard» (“Bello Sguardo”), in omaggio alla lussureggiante natura che si ammira nella valle del Ticino.

Presumibilmente utilizzato come residenza estiva anziché come struttura militare, il castello risale al XIV secolo ed è interamente realizzato in laterizi a vista.

La pianta è quella tipica quadrata, ma si presenta con una insolita struttura a U, mancando un’intera ala.

Ancora visibili le tracce dell’antico ponte levatoio e del fossato che circondava il castello. Attualmente è sede del Comune di Bereguardo.

Castello di Bereguardo ponte - Oasi Ca' Granda

Informazioni:

Dove si trova: Via Castello 17, Bereguardo (PV)

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Photo Credit: Ca’ Granda

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Cascina Morona

La Cascina Morona è stata donata nel 1681 da Giulio Cesare Secco d’Aragona alla Ca’ Granda, ed è una tipica cascina a corte lombarda.

La sua storia più recente si lega a Maddalena Carini, la prima donna miracolata a Lourdes, oggi serva di Dio.

Maddalena nacque nella Cascina Morona nel 1917 e dopo il miracolo avvenuto il 15 agosto 1948, decise di dedicare tutta la sua vita a diffondere il bene, sostenendo uomini e donne nel cammino verso la verità, la fede e la speranza in Dio.

“Anche quando ero ammalata avevo sempre cercato di realizzare questo compito, ma ora che mi potevo muovere, camminare, volevo che nessuno restasse senza il mio aiuto”.

Così ha fatto Maddalena Carini per il resto della sua vita attraverso la sua opera: la Fondazione Famiglia dell’Ave Maria, riconosciuta dalla Chiesa e diffusa in molte città italiane.

Maddalena morì il 26 gennaio 1998 in fama di santità. Non solo, quindi, fu una miracolata, ma anche un’autentica mistica, che visse sempre in unione profonda con Dio.

Il 4 settembre 2013 la Chiesa ha avviato la causa di beatificazione.

Cascina Morona interno - Oasi Ca' Granda

Informazioni:

Dove si trova: Via Cascina Morona, Bereguardo (PV)

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Photo Credit: Ca’ Granda

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Cascina Fornace

Cascina Fornace è un bell’esempio di antica architettura rurale lombarda.

Il nome indica la funzione primitiva di questa cascina, di proprietà dell’Ospedale Maggiore di Milano (l’attuale Policlinico) già dalla metà del XVI secolo: una fornace per la produzione di tegole e mattoni da destinare alla costruzione o all’ampliamento delle proprietà della Ca’ Granda (il nome, che significa la “grande casa” dei milanesi, è il modo in cui veniva affettuosamente chiamato dalla popolazione l’antico Ospedale Maggiore della città).

Recentemente restaurata, oggi la Cascina Fornace ospita un’azienda agricola.

Nell’originario complesso gli spazi erano quelli di una piccola corte.

Nella prima metà dell’Ottocento cominciarono ad essere costruiti nuovi fabbricati lungo i quattro lati di una seconda corte quadrata, fino al margine della strada proveniente da Fallavecchia.

La mappa del catasto del lombardo veneto descrive tutte queste modifiche, raccontando una storia da non dimenticare.

Informazioni:

Dove si trova: Via G.D. Vittorio 1, Cusago (MI)

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Photo Credit: Ca’ Granda

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Bosco Maina

Il sentiero che si inoltra nel Bosco Maina tra olmi, salici e biancospini è facile, adatto anche ai bambini ed è una sollecitazione continua di tutti i sensi.

Una vegetazione rigogliosa riempie lo sguardo e tutto è in equilibrio: persino gli alberi morti – che diventano nidi o palestre di allenamento per i picchi – hanno una loro funzione.

Nella parte più fitta del bosco si possono ammirare farnie, olmi, viburni e biancospini. Nel tratto più aperto, invece, trionfano salici, pioppi e rosa canina.

Il sentiero conduce al fiume e, lungo il percorso, non manca lo spettacolo di lanche, risorgive, rami secondari, fontanili.

Prendevi un po’ di tempo per il birdwatching mentre camminate: il Bosco Maina è pieno di sorprese.

Bosco Maina mucche - Oasi Ca' Granda

Informazioni:

Dove si trova: Via Adige, Motta Visconti (MI)

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Photo Credit: Ca’ Granda

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Borgo Ronchetto delle Rane

Ronchetto delle Rane è un piccolo borgo agricolo alle porte di Milano, tra Quinto Sole e Quinto Stampi: un tempo abitato esclusivamente dai lavoratori della sua cascina, a fine ‘800 venne inglobato nell’agglomerato del capoluogo lombardo.

Il borgo deve il suo nome a uno strumento agricolo, la roncola, usata per tagliare arbusti e piccoli rami. Da qui il termine ‘ronchetto’, che indicava le zone disboscate e riconvertite a campo da coltivare.

Nei pressi della cascina, si ammira la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: fatta costruire nel Cinquecento dall’arcivescovo Carlo Borromeo, ha un’impronta barocca, contiene splendidi affreschi di Ercole Procaccini il Giovane e custodisce un organo del 1748, tra i più antichi di Milano.

Passeggiare in questo borgo, tra edifici circondati da fossati di irrigazione e campi coltivati, è un salto temporale nella civiltà rurale di un tempo.

Informazioni:

Dove si trova: Ronchetto delle Rane, Milano

Borgo Ronchetto delle Rane - Oasi Ca' Granda

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Photo Credit: Ca’ Granda

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Borgo di Morimondo

Morimondo è uno dei borghi più belli d’Italia, un museo medievale a cielo aperto.

Solo percorrere le sue vie pavimentate con i ciottoli di fiume (la tradizionale rizzata) e dominate dalle tipiche case in mattone rosso lombardo è come fare un viaggio nel tempo.

L’atmosfera medievale, la natura della valle del Ticino che lo abbraccia e, naturalmente, la straordinaria abbazia, sono i meriti che hanno valso a Morimondo il titolo di borgo tra i più belli d’Italia. Ma non solo.

Questo antico abitato testimonia anche la preziosa tradizione agricola e spirituale dei monaci cistercensi che, nel 1134, arrivarono in queste terre dalla francese Morimond, diocesi di Langres, nella Champagne.

Il monastero, le vicine cascine, le risaie e le marcite, raccontano una vita consacrata al Cielo e alla terra.

Gli attuali 450 abitanti del borgo sono fieri custodi di questo patrimonio, continuando a conservarne la fedeltà alle origini.

Feste nel Borgo di Morimondo

Ogni anno il borgo si riempie di visitatori, soprattutto in occasione delle celebrazioni storiche:

  • la Festa del latte (aprile);
  • la Trecentesca (maggio);
  • la Festa del forno antico e del pane (settembre);
  • la Festa contadina (ottobre).

Informazioni:

Dove si trova: Morimondo (MI)

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Photo Credit: Fondazione Abbatia Sancte Marie De Murimundo

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Borgo di Fallavecchia

Fallavecchia è un borgo incantevole in cui il tempo sembra essersi fermato.

L’antico abitato con la sua chiesa di San Giorgio, ha origini che risalgono al periodo longobardo, come suggerisce il nome Fallavecchia, che deriva da fara vetula.

Le fare erano aggregazioni di famiglie longobarde dello stesso clan gentilizio che, mettendosi insieme, costituivano non solo dei centri rurali, ma anche dei contingenti militari di occupazione di territori.

Nel 1143 l’Abbazia di Morimondo entrò in possesso di Fallavecchia insieme ai terreni circostanti, diventando così una delle più importanti grange monastiche in Lombardia.

All’interno della Chiesa di San Giorgio si trova un’antica Madonna con Bambino che, nel 1512 e nel 1514, fu vista piangere lacrime di sangue.

La devozione crebbe così tanto che i fedeli riuscirono a raccogliere circa 5000 scudi per poter riedificare la chiesa.

Nel 1561, durante il periodo di crisi degli ordini monastici, Fallavecchia con tutti gli altri terreni dell’Abbazia, furono donati da Papa Pio IV all’Ospedale Maggiore di Milano (l’attuale Policlinico, chiamato affettuosamente la “Ca’ Granda”, la “grande casa” dei milanesi).

Fino al 1871 il piccolo borgo di Fallavecchia faceva comune e contava più di 500 anime.

I contadini conducevano una vita di duro lavoro che, insieme ad una alimentazione scarsa, portava alla “pellagra”, il cosiddetto “male della miseria”. Inoltre le abitazioni dei contadini erano non solo anguste, ma anche malsane.

Di notevole importanza fu quindi la decisione della Ca’ Granda, nella seconda metà degli anni ’30 del Novecento, di risanare le case rurali, dando avvio ad una campagna di demolizioni di interi gruppi di case coloniche per riedificarne delle nuove.

Dopo aver fornito alle famiglie un alloggio consono, la Ca’ Granda fece costruire nel borgo le strutture educative necessarie ai propri affittuari: asilo e scuola elementare, con annessi alloggi per le insegnanti.

Oggi sono rimaste pienamente attive due cascine, dove si allevano mucche – visibili nelle stalle prospicenti la grande corte centrale – e si coltivano cerali e ortaggi, acquistabili nello spaccio della famiglia Puliti.

Informazioni:

Dove si trova: Fallavecchia (MI)

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Photo Credit: Ca’ Granda

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Borgo della Zelata

Il piccolo borgo della Zelata, nella Campagna Soprana di Pavia, distante un paio di chilometri da Bereguardo, è stato spesso il soggetto degli scritti e delle fotografie della poetessa milanese Antonia Pozzi, che negli anni ’30 trascorse qui molte estati, ospite della casa dei nonni.

Un altro noto personaggio scelse il borgo della Zelata come luogo di residenza: Guido Nicheli, in arte “Dogui”, attore molto noto per aver interpretato il personaggio del “cumenda” in tanti film degli anni ’80 e ’90. La sua tomba si trova proprio nel piccolo cimitero del borgo.

Il grazioso abitato è circondato da campi sui quali volteggiano aironi e garzette, mentre lunghi filari di pioppi ornano il paesaggio.

Fanno parte del borgo l’omonima cascina e il vecchio mulino che si trova alla confluenza tra la Roggia del Molino e la Roggia Gambirone.

L’area è riconosciuta come habitat di grande valore naturalistico per le particolari specie di piante e uccelli.

Tra l’altro, la Zelata si trova sulla rotta di migrazione degli uccelli ed è luogo di nidificazione per le cicogne.

Informazioni:

Dove si trova: Zelata (PV)

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Basilica di San Bassiano

La spettacolare Basilica di San Bassiano (o dei XII Apostoli) sorge a qualche centinaio di metri dall’abitato di Lodi Vecchio.

Questa imponente basilica gotico lombarda immersa nel verde della campagna lodigiana è stata fondata attorno al 380 da Bassiano, all’epoca vescovo e oggi patrono di Lodi, e fu il primo luogo di culto cristiano della neonata diocesi di Lodi.

Ha subito due distruzioni ad opera dei milanesi negli anni 1111 e 1158, e nel quattordicesimo secolo è stata ricostruita secondo lo stile gotico lombardo; risalenti a quell’epoca anche gli affreschi interni.

La struttura perimetrale è massiccia, in pietra portante; le volte a crociera, i soffitti in legno e i pilastri donano al luogo una importante solennità.

Anche all’esterno l’impatto è forte: con la sua vertiginosa altezza la basilica svetta nella pianura in un paesaggio rurale d’altri tempi, costellato di cascine storiche e campi coltivati.

Informazioni:

Dove si trova: via Basilica di San Bassiano, Lodi Vecchio (LO)
Telefono: 0371 752900

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Photo Credit: Ca’ Granda

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