Il progetto di ricerca nell’Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore “Un archivio vivo“, avviato dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e svolto dagli storici dell’Università degli Studi di Milano, ha permesso la conoscenza di preziosi documenti che raccontano l’antico legame tra la città di Milano e le sue campagne, tra l’Ospedale Maggiore e il suo patrimonio rurale, gestito dalla Fondazione.
Cascine, terreni, boschi, rogge e abbazie alla base di un sistema economico all’avanguardia. Dalle carte emerge come, sin dalla sua fondazione, l’Ospedale abbia saputo valorizzare le sue proprietà, donate dalla Chiesa e dai nobili, traendo da queste risorse economiche e agroalimentari per sostenere le attività di assistenza e accoglienza.
Dalle cascine “di prossimità” arrivavano alla mensa dell’Ospedale latte, riso, uova, carne e pesce, sacchi di cereali, botti di vino, legname e mattoni ma anche petali di rosa che, raffinati, servivano per i medicamenti. Prodotti di qualità che con le loro proprietà funzionali contribuivano alla terapia di cura dei malati, ma garantivano anche tre pasti al giorno al personale medico e ai tanti poveri, bambini e anziani, che venivano sfamati dall’Ospedale, per questo subito rinominato affettuosamente dal popolo “la Ca’ Granda”: la grande casa dei milanesi.
Una lunga tradizione di carità che ha cambiato la storia di Milano e che la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è impegnata a rendere viva realizzando progetti sull’ambienta e l’agricoltura in modo da preservare i terreni, la natura e il paesaggio di una volta ma guardando al futuro.
Il progetto “Un archivio vivo” è sostenuto da: