“Multifunzionalità” è un termine che forse non esprime appieno il bene che rappresenta. Di multifunzionalità in agricoltura si iniziò a parlare già negli anni ottanta, ma è solo nel 1999 che le pratiche agricole vengono associate ai concetti di valorizzazione paesaggistica, ambientale, educativa, a un miglioramento della qualità di vita degli animali e, in poche parole, a una serie di buone prassi che consentano di conciliare salvaguardia del territorio e produttività, accostando due temi che fino a poco prima sembravano distanti, se non opposti fra loro.
Ufficialmente, la multifunzionalità viene descritta in questo modo dalla Commissione Agricoltura dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico: “Oltre alla sua funzione primaria di produrre cibo e fibre, l’agricoltura può anche disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità, gestire in maniera sostenibile le risorse, contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali, garantire la sicurezza alimentare. Quando l’agricoltura aggiunge al suo ruolo primario una o più di queste funzioni può essere definita multifunzionale”.Fornire nutrimento, quindi, ma in maniera sostenibile, allontanandosi dalle dinamiche dello sfruttamento e avvicinandosi, invece, a quelle dell’accudimento. Valori che si sposano da sempre con la filosofia della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e che ne rappresentano, anzi, le basi fondanti.
Quelli della Fondazione sono luoghi da “coltivare”, nel senso più pieno del termine: spazi naturali in cui vivere, nei quali accogliere i turisti, da usare come veri e propri contesti educativi per formare le coscienze delle nuove generazioni. Ne sono un esempio le fattorie didattiche delle cascine Caiella, Battivacco, Montalbano e Mirasole, gli agriturismi come la Cascina Lasso o le aziende in cui si pratica l’agricoltura sociale, come alla Fattoria San Giuda, che impiega lavoratori con maggiori esigenze di tutela.
Nata con il proposito di valorizzare il territorio, la Fondazione prosegue dunque nella propria attività, guardando all’agricoltura multifunzionale come il mezzo migliore per ripagare la terra della sua generosità.