Il 4 marzo 2024 si è insediato il nuovo Cda della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, coincidente con quello dell’Ospedale Policlinico di Milano e presieduto dall’architetto Marco Giachetti, che ha confermato Achille Lanzarini nella carica di direttore generale.
I nuovi consiglieri sono: Roberto Comazzi, Marina Gerini, Fabio Mosca (in rappresentanza di Regione Lombardia), Alessandra Kustermann (in rappresentanza del Comune di Milano), Giuliano Rizzardini (in rappresentanza dell’Arcidiocesi di Milano), Roberto Tassone (in rappresentanza del Ministero della Salute).
La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, guidata anche nello scorso mandato da Giachetti e Lanzarini, ha sviluppato un piano di risanamento che ha permesso la valorizzazione immobiliare, agricola, ambientale e sociale del più grande patrimonio rurale pubblico d’Italia: 8.500 ettari di terreni, 100 cascine, 4 chiese e un’abbazia donati fin dal 1456 al Policlinico.
Tale modello gestionale non è passato inosservato: a giugno 2023 è stato definito dall’Accademia dei Georgofili come «modello virtuoso» e un «esempio degno di grande ammirazione per l’Italia»; e, in un’inchiesta del Corriere della Sera sulla gestione dei patrimoni ospedalieri, Milena Gabanelli ha parlato della Fondazione come «modello di buona gestione».
I numeri del mandato 2019-2024 appena concluso riportano un utile netto complessivo di € 6,9 milioni, pari al 23% dei ricavi, che ha permesso di sostenere numerosi progetti del Policlinico nel campo della ricerca scientifica, dell’umanizzazione degli spazi ospedalieri e della tutela dei beni culturali. Inoltre, l’attività di alienazione degli immobili dismessi ha realizzato sempre a beneficio del Policlinico altri € 7 milioni.
L’attività di fundraising, tramite bandi e donazioni, ha permesso di raccogliere € 2 milioni investiti nel patrimonio in progetti di valorizzazione agricola, ambientale e sociale. Continua con successo la vendita dei prodotti a marchio Ca’ Granda: le confezioni vendute di Riso, Latte e Yogurt sono state complessivamente oltre 3 milioni.
Ambito immobiliare. La rinegoziazione dei contratti agrari ha incrementato del 47% gli affitti, portando il 71% della superficie a canone di mercato. Il risanamento delle cascine ha visto lavori per € 7 milioni a carico dei conduttori, salvando dal degrado il 74% delle cascine.
Ambito agroambientale. È stata completata l’analisi della qualità dei suoli di oltre 64 milioni di m2; realizzata la georeferenziazione della rete irrigua di 500 km con installazione di sensori di portata e centraline meteo; creati 160.000 m2 di nuovi habitat naturali; promossa l’Accademia Ca’ Granda con 26 corsi di alta formazione agli agricoltori lombardi. Ciò ha significativamente contribuito all’adattamento dei cambiamenti climatici e alla tutela della biodiversità.
Ambito sociale. Realizzazione dell’Oasi Ca’ Granda (207 eventi outdoor promossi da 20 partner con 2.700 partecipanti nell’ultimo anno); sviluppo del programma Ca’ Granda 4 Kids (con il coinvolgimento di 400 studenti in attività didattiche ambientali).
Risultati resi possibili grazie a uno staff competente e dedito alla causa della Fondazione, dove lavora con piena soddisfazione, come attestato dalla certificazione Great Place To Work.
Tutelare e valorizzare devono sempre costituire un unico obiettivo: tanto più quando si parla di un bene pubblico e di un ente senza scopo di lucro. Tale impegno continua a guidare i vertici e tutto lo staff della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.
Foto di copertina: Gorino Salito