• Rete Ecologica Ca’ Granda, la natura si fa strada

Con tutta la sua ricchezza di biodiversità e i preziosi servizi ecosistemici che ci fornisce, la natura ha bisogno di spazio: uno spazio vitale e di qualità che, in una regione urbanizzata come la Lombardia, è una grande sfida poter riconquistare!

Per questo Fondazione Patrimonio Ca’ Granda:

  • crea nuovi ambienti tra cui aree umide e siepi;
  • rinaturalizza piccoli corsi d’acqua irrigui;
  • promuove pratiche agricole di cui beneficiano anche le specie selvatiche;
  • costruisce, passo dopo passo, una grande connessione naturale a sud di Milano, tra i fiumi Ticino e Adda.

Il fiume Ticino, Fabrizio Magri

La natura ha capacità straordinarie di rigenerarsi, approfittando di ogni occasione le si presenti.

Alcuni agricoltori hanno adottato la pratica di allagare le risaie in primavera e di mantenere alcuni prati non falciati ai bordi dei campi coltivati: è bastato questo perché raddoppiasse il numero di esemplari di una libellula, il Cardinale alifasciate, una specie molto esigente e sensibile che con la sua presenza rivela la buona qualità dell’ecosistema.

Cardinale alifasciate, Gaia Bazzi

E ancora, i corsi d’acqua che bagnano le nostre campagne sono stati cementati, costretti a seguire traiettorie rette come strade ed hanno sponde prive di vegetazione: tutte condizioni che rendono difficile se non impossibile l’insediarsi di anfibi o insetti.

Per questo in un canale irriguo abbiamo creato piccole anse, rimosso la vegetazione infestante e alloctona dalle sponde e messo a dimora moltissime piante diverse e tipiche del nostro territorio.

Dove siamo intervenuti la vegetazione sta già crescendo e nel “nuovo canale” molti uccelli troveranno un riparo e, speriamo, anche un luogo adatto in cui nidificare.

Pantane in una risia allagata, Archivio Parco del Ticino

Il lavoro di Fondazione Patrimonio Ca’ Granda (capofila del progetto Rete Ecologica Ca’ Granda) e di tutti i partner prosegue con nuove aree umide e alberate, prati e siepi e per misurare l’effetto di questi interventi è in campo un team di naturalisti che ne sta monitorando i benefici rilevando la presenza di anfibi, insetti ed uccelli.

Nel frattempo anche il mondo della ricerca è al lavoro per studiare i servizi ecosistemici che questi ambienti ci assicurano, così da comprendere il valore che assumono non solo per l’ecosistema ma anche per l’uomo.

Ma a che scopo fare tutto ciò? Perché investire tante energie per riportare la natura in luoghi da cui è scomparsa?

Perché ciò che fa bene alla natura fa bene anche a noi!

La sommersione primaverile delle risaie alimenta le falde sotterranee, le nostre riserve d’acqua, essenziali ad esempio per le coltivazioni quando bisogna affrontare periodi di siccità; le aree umide e la vegetazione sulle sponde dei corsi d’acqua funzionano come filtro per gli inquinanti; la presenza di insetti impollinatori, attirati da siepi e prati fioriti, ci garantisce prodotti come frutta e ortaggi.

E se questo non bastasse, vivere o anche solo trascorrere del tempo nella natura, è bellissimo e ci fa stare bene.

La natura è un capitale dal valore immenso: prendercene cura è il migliore investimento che possiamo fare!

 

Scopri di più sulla Rete Ecologica Ca’ Granda 

REC è un progetto che Fondazione Patrimonio Ca’ Granda realizza insieme a Parco Lombardo della Valle del Ticino, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, DAStU – Politecnico di Milano, Parco Agricolo Sud Milano, Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, Agenzia Interregionale fiume Po, Parco Regionale dell’Adda Sud e Consorzio di Bonifica Bassa Muzza Lodigiana.

 

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