La mission principale della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è finanziare la ricerca scientifica del Policlinico di Milano grazie alle risorse provenienti dalla valorizzazione del patrimonio agroambientale dell’Ospedale.
A stabilire quali progetti potranno ricevere il finanziamento è la direzione scientifica del Policlinico che, con un bando interno, fornisce i criteri trasparenti con cui i fondi saranno poi attribuiti ai vincitori.
Abbiamo chiesto al direttore scientifico, prof. Fabio Blandini, di raccontarci le aree di progetto sostenute dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda con i risultati del bilancio d’esercizio 2022.
Quali progetti la direzione scientifica ha scelto di far sostenere alla Fondazione Patrimonio per il 2022?
Quando sono stato nominato direttore scientifico dell’IRCCS Policlinico di Milano, il 1° giugno 2022, ho trovato una sorpresa bellissima: una Fondazione, collegata all’ospedale, che contribuisce al finanziamento della ricerca scientifica.
Per fare ricerca all’avanguardia oggi servono tre cose: le idee, i ricercatori bravi e motivati che le sappiano sviluppare e un parco tecnologico avanzato. Avendo quindi la necessità di svecchiare le attrezzature tecniche, gli ultimi finanziamenti della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda andranno in questa direzione.
Quali sono stati i criteri per scegliere i vincitori dell’ultimo bando?
Abbiamo chiesto a tutti i gruppi di ricerca di segnalarci le loro necessità, di quali strumenti avessero bisogno, dando alcune linee guida. Prima di tutto che fossero attrezzature coerenti con le linee tematiche principali del Policlinico e con le linee ministeriali strategiche. Poi che potessero essere utilizzate da più gruppi di ricerca per avere una maggiore collaborazione tra i team. Infine che fossero tecnologicamente avanzate.
È arrivato un elenco di richieste interessantissimo che mi ha dato modo di capire meglio ciò di cui effettivamente i nostri ricercatori hanno bisogno.
Come l’uso di queste attrezzature tecnologiche andrà a beneficio dei pazienti?
Il contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda sarà utilizzato per acquistare quella tecnologia necessaria per progredire con l’innovazione nella ricerca, con l’obiettivo di scoprire nuove terapie o nuovi dispositivi diagnostici per migliorare la salute dei pazienti. Quello che abbiamo chiesto di finanziare nel 2022 è l’innovazione tecnologica a supporto della diagnostica precoce, per esempio con degli strumenti
che ci consentiranno di predire lo sviluppo di malattie, ma anche di migliorare il più possibile la resa dei trapianti nei pazienti che ne hanno bisogno.
Cosa ne pensa del ruolo e del contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda alla ricerca del Policlinico?
La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda è un unicum assoluto nel panorama nazionale. Non ho mai sentito di altri IRCCS pubblici o privati che abbiano alle spalle un patrimonio rurale di questa importanza al servizio della ricerca per la cura dei pazienti. Poter contare sul contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda porta un vantaggio competitivo notevole al Policlinico nei confronti degli altri IRCCS.
È un’opzione in più che io trovo straordinaria. Possiamo così andare incontro alle esigenze dei ricercatori e dei pazienti.
La nostra ricerca infatti ha sempre come obiettivo la cura delle persone, grazie a diagnosi sempre più precoci, sempre più accurate.
E questo progresso sarà possibile anche grazie alla tecnologia avanzata che acquisteremo con il contributo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.
Giornalista e responsabile comunicazione della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda. Cura la strategia, la progettazione e l’esecuzione del piano di comunicazione e la gestione integrata di tutti i media della Fondazione.